
Quando i miei genitori si accorsero per la prima volta che balbettavo, avevo circa tre anni. Ero un bambino vivace e parlavo tanto, ma c’erano momenti in cui sembrava che le parole non volessero uscire.
Non erano solo pause, ma veri e propri blocchi che mi facevano fermare a metà di una frase.
Vedevo la loro preoccupazione crescere, ma ero troppo piccolo per capire cosa stesse succedendo.
La balbuzie nei bambini può essere particolarmente spaventosa per i genitori.
Quando il proprio figlio si blocca nel parlare, è naturale chiedersi cosa fare.
La prima reazione, comprensibilmente, è quella di voler risolvere il problema il più in fretta possibile, ma la balbuzie non è qualcosa che si può “aggiustare” solo con un po’ di incoraggiamento.
È una sfida complessa che richiede pazienza, comprensione e, soprattutto, un approccio delicato.
Il primo passo fondamentale è evitare di fare pressioni sul bambino.
Quando un bambino balbetta, spesso avverte l’ansia e l’impazienza di chi lo ascolta, anche se non viene detto nulla.
Questo può amplificare il problema. Ricordo che, da piccolo, ogni volta che qualcuno mi correggeva o mi diceva “calmati” o “riprova con calma”, il blocco sembrava peggiorare.
La pressione a parlare correttamente può far sentire il bambino ancora più inadeguato, aumentando la sua ansia e peggiorando la balbuzie.
Un altro aspetto importante è il tempo.
I bambini balbuzienti spesso hanno bisogno di più tempo per esprimere i loro pensieri.
Quando gli adulti li interrompono o completano le frasi al loro posto, anche se lo fanno per aiutarli, il messaggio che trasmettono è che il bambino non è in grado di parlare da solo.
Questo può minare la sua autostima e rafforzare la sensazione di frustrazione.
Lasciargli il tempo necessario per finire ciò che vuole dire, senza fretta o pressione, è un modo per mostrargli che ciò che dice è importante, indipendentemente da come lo dice.
La comunicazione non riguarda solo le parole, ma anche il modo in cui ci relazioniamo.
Per un bambino che balbetta, il supporto emotivo è fondamentale.
È importante che il bambino sappia che la balbuzie non cambia il modo in cui lo vediamo. Fargli sentire che è amato e apprezzato per quello che è, nonostante la sua difficoltà nel parlare, è essenziale per la sua autostima.
Se il bambino sente di essere accettato e non giudicato, affronterà la balbuzie con meno ansia e timore.
Un errore comune che molti genitori commettono è credere che la balbuzie sia qualcosa che il bambino supererà semplicemente con il tempo.
Sebbene in alcuni casi la balbuzie infantile possa risolversi spontaneamente, è importante non ignorare il problema, soprattutto se persiste oltre i cinque o sei anni.
La scuola è un altro ambiente dove la balbuzie può diventare fonte di ansia per un bambino.
Presentazioni, risposte ad alta voce e interazioni con i compagni possono essere situazioni difficili.
È importante che insegnanti e compagni siano informati e comprensivi, evitando di mettere ulteriore pressione sul bambino.
Un ambiente scolastico che incoraggia la pazienza e l'accettazione è fondamentale affinché il bambino non si senta escluso o diverso.
La balbuzie nei bambini può essere una sfida, ma non è una barriera insormontabile.
Con il giusto sostegno i bambini possono imparare a superarla e crescere fiduciosi nelle loro capacità.
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